Quale sicurezza? A quale costo?
La morte di Ramy Elgaml a Milano, di cui oggi conosciamo la verità, cela un sistema che inizia con la criminalizzazione dei quartieri popolari, il disprezzo per la vita delle persone razzializzate, e arriva fino alle misure legislative che comprendono zone rosse, decreti sicurezza, daspo urbani. Misure emanate da questo e dai governi precedenti. La famiglia, le persone vicine e amiche di Ramy, scese in piazza venerdì scorso, si sono chieste: Quale sicurezza? A quale costo? E’ la domanda che, come movimento pedagogico popolare, tutte e tutti insieme, costantemente ci poniamo.
Secondo noi, il primo importante atto educativo è quello di stare dalla parte di queste ragazze, questi ragazzi e le loro famiglie. All’ascolto delle esigenze di quartieri che si vuole militarizzare senza provare a risolvere i problemi sociali, abitativi, salariali, di classismo e razzismo sistemico, che portano inevitabilmente al malessere e alla ghettizzazione.
Anche per questo saremo oggi alle 19.00 in piazza dell’Immacolata a Roma, per esigere giustizia per Ramy e per tutte le vittime della violenza istituzionale nelle nostre periferie. Saremo anche il 18 gennaio accanto al Quarticciolo Ribelle per chiedere che nessun quartiere popolare venga profilato, zonizzato, militarizzato in nome di una sicurezza che esclude le/gli abitanti. Saremo in ogni mobilitazione e nei nostri spazi sociali ed educativi, con la convinzione del valore pedagogico di stare sempre dalla parte delle soggettività escluse.