Aria avvelenata. Servono azioni immediate per invertire la rotta.
La rilevanza delle problematiche ambientali in atto nel territorio comunale di Ciampino concernenti diverse tipologie d’inquinanti, con particolare riferimento all’inquinamento atmosferico, acustico derivante da rumore aeroportuale e gas endogeni provenienti dal suolo e sottosuolo (CO2 – Radon), continua a porre all’Amministrazione l’obbligo di elevare il livello di attenzione e di conoscenza dei fenomeni, nel perseguimento del pubblico interesse e a tutela dell’ambiente e della salute dei cittadini. Per questo motivo nell’Aprile del 2014 il Consiglio Comunale, con propria Deliberazione la n.26 ha disposto l’istituzione dell’Osservatorio Ambientale Comunale della Città di Ciampino, organismo con funzioni di supporto ed assistenza tecnica agli organi comunali per tutte le valutazioni e le iniziative che riguardano le problematiche ambientali e le ricadute sulla salute dei cittadini, nonché quale organo di collegamento con le strutture tecniche regionali e nazionali che per istituto effettuano rilievi e controlli ambientali sul territorio. A distanza di 20 mesi dall’approvazione di quell’atto d’indirizzo, il Sindaco ancora non ha nominato i componenti dell’Osservatorio Ambientale e di fatto l’organismo non sì è ancora materialmente insediato. Ci sembra un segnale preoccupante della la poca percezione che si ha della gravità del contesto ambientale di questo territorio.
Il forte livello d’inquinamento atmosferico che si è registrato alla fine dell’anno in gran parte del paese, con ricorrenti sforamenti dei limiti di concentrazione del PM10 dovuti in parte al perdurare di condizioni metereologiche favorevoli alla stagnazione dell’aria, ha interessato da vicino la nostra città, che dal 1 novembre al 31 dicembre ha registrato 32 superamenti del limite giornaliero di 50 microgrammi al metro cubo del PM10, vale a dire uno ogni due giorni. Scarsamente efficaci si sono rilevatele le misure di emergenza che hanno riguardato sostanzialmente il blocco parziale dei veicoli più inquinanti per alcuni giorni. Così come l’ordinanza per la riduzione delle temperature di riscaldamento nei condomini, di difficile controllo. Soltanto le auspicate piogge d’inizio 2016 hanno, in parte, risolto l’emergenza che tuttavia rischia di tornare di drammatica attualità al ripetersi delle condizioni climatiche d’alta pressione ed elevate temperature.
Diverse sono le fonti d’inquinamento che determinano le pessime condizioni della qualità dell’aria che abbiamo registrato recentemente, con fortissime preoccupazioni da parte della comunità cittadina. Sicuramente il traffico veicolare. Il territorio di Ciampino si colloca in una posizione di crocevia fra il quadrante sud della Capitale, comprendente i Comuni dei Castelli Romani del così detto versante Appio ed il territorio del Comune di Roma. Tale caratteristica determina il passaggio di circa 160.000 veicoli/giorno sul sistema della viabilità comunale, di cui circa il 30% legati al traffico veicolare di attraversamento, con rilevanti impatti sulla mobilità locale e sulle ricadute in termini ambientali. La forte attrattività della stazione ferroviaria e dell’aeroporto G.B. Pastine, oggi scalo di riferimento delle compagnie lowcost, unito ad una scarsissima organizzazione di parcheggi di scambio connessi al sistema del trasposto pubblico locale, determinano da sempre condizioni di forti criticità della mobilità cittadina. Questi aspetti ormai ampiamente noti all’Amministrazione non hanno trovato adeguate, concrete ed efficaci misure risolutive, benché il Piano Generale del Traffico Urbano avesse nel 2003 indicato una serie specifiche di azioni: miglioramento della mobilità cielo-pedonale; riduzione del traffico privato; potenziamento dell’intermodalità; miglioramento della sicurezza stradale; zone 30 ed ad traffico limitato. Dopo 12 anni nessuna di queste misure è stata concretamente attuata.
A questo produce un effetto sommatoria, l’attività aerea dello scalo G.B. Pastine cresciuta a dismisura negli ultimi 15 anni. Il Dipartimento di epidemiologia del Servizio Sanitario Regionale del Lazio, nell’ambito dello Studio dell’impatto dell’inquinamento ambientale prodotto dagli aeroporti sulla salute dei residenti (SERA), ha valutato i risultati di due campagne di monitoraggio compiute tra maggio 2011 e gennaio 2012, al fine di determinare, in una vasta area intorno all’Aeroporto di Ciampino, la concentrazione d’inquinanti gassosi (CO, SO2, NO, NO2, C6H6, O3) e del materiale particolato (PM10 e PM2,5) connessi all’emissione degli aeromobili. Periodici picchi, largamente superiori alla variabilità tipica dei siti urbani influenzati dal traffico auto veicolare, sono stati osservati in corrispondenza di operazioni di decollo degli aeromobili, soprattutto quando la postazione di misura risulta sottovento alla pista. In tale contesto, il valore di picco delle concentrazioni di particelle ultrafini generate dalla combustione, durante le fasi di decollo è risultato un ottimo indicatore per la stima dell’esposizione della popolazione alle emissioni aeroportuali.
In ultimo, ma non meno importante ai fini della concentrazione degli inquinanti, è il contributo dovuto al riscaldamento domestico, che assume una forte rilevanza lì dove si continuano ad utilizzare sistemi alimentati a legna o a combustibili fossili, come olio combustibile o gasolio, ancora fortemente presenti in molti condomini.
Abbiamo dunque una serie di concause che insieme determinano gravi condizioni della qualità dell’aria nel nostro territorio, per ognuna della quale esistono implicazioni e correlazioni, che esulano dalle sole decisioni e azioni che l’Amministrazione può assumere. Le pesanti servitù che da sempre riguardano questo territorio e le interferenze che l’area vasta a sud della capitale determina sulla comunità di Ciampino, rappresentano un problema che va posto e discusso con fermezza e determinazione nei luoghi del confronto tra istituzioni sovracomunali e con soggetti che gestiscono importanti infrastrutture d’interesse nazionali, come l’Aeroporto, perché la qualità dell’ambiente e la salute dei cittadini non possano essere messi per nessuna ragione in secondo piano. E tuttavia esistono misure ed azioni concrete che l’Amministrazione può e deve mettere subito in campo per far fronte ad una situazione, che come dicevamo all’inizio, presenta forti criticità note da tempo e determina dirette implicazioni sull’ambiente e la vivibilità di questo territorio. Interventi da attuare con limitate risorse, ma che possono determinare da subito un cambiamento decisivo nel futuro della città. Proviamo ad indicarne cinque.
1 – Si dia immediatamente attuazione all’Osservatorio Ambientale Comunale, nominando i componenti ed integrando le diverse rappresentanze degli enti e delle istituzioni, con i membri indicati dalle associazioni e comitati dei cittadini. La prima forma di tutela e difesa dell’ambiente è conoscere le diverse forme d’inquinamento, valutare le implicazioni sanitarie ed epidemiologiche, anche per condividere protocolli ed azioni comuni di prevenzione.
2 – Nelle more della revisione del Piano Generale del Traffico Urbano, si diano immediatamente attuazioni ad alcune misure di regolazione e riduzione del traffico urbano: zone a traffico limitato e zone30; isole pedonali cittadine e percorsi ciclopedonali; parcheggi di scambio con TPL; modifica dell’attuale schema circolatorio per diminuire il contributo del traffico d’attraversamento.
3 – Si pubblichi subito la gara per l’affidamento del nuovo sistema del trasporto pubblico locale, adeguatamente commisurato con numero e qualità dei mezzi in transito, che dovranno essere esclusivamente di tipo ecologico. Il nuovo sistema del TPL va strutturato ed organizzato con i parcheggi di scambio e messo in relazione con altri sistemi di trasporto collettivi. STOP alle concessione di spazi per la sosta Bus-Granturismo.
4 – Si attivino subito forme di organizzazione degli spostamenti collettivi per gli addetti del Comune e delle Aziende partecipate, nominando responsabili della mobilità aziendale. Si promuovano sistemi di mobilità condivisa in grado di competere ed essere alternativi con l’uso dell’auto privata, come Car pooling, car sharing e bike sharing.
5 – L’albero è un’arma importantissima nella mitigazione dell’ambiente urbano, grazie alla sua speciale funzione anti-smog che elimina l’aria cattiva e nociva che respiriamo. Si approvi subito un piano di piantumazione straordinario che preveda 1.000 nuovi alberi nei prossimi tre anni nei parchi e nelle aree della città maggiormente congestionata, favorendo l’adozione e la cura del nostro patrimonio arboreo da parte di comitati, associazioni e istituti scolastici del territorio.