IGDO: ancora nessuna notizia, perché questo assurdo silenzio?
Sono passati più di cinque mesi da quel 13 aprile di quest’anno in cui si sarebbe esperita l’asta pubblica per la vendita della grande struttura sita nel cuore del centro storico di Ciampino. Diciamo ‘si sarebbe’ perché non solo non c’è nessuna comunicazione ufficiale del vincitore ma non si sa nemmeno se c’è un vincitore e se si è mai effettivamente esperita questa asta … Perché questo assurdo silenzio?
Non stiamo parlando di un bugigattolo qualsiasi che interessa solo e soltanto il venditore e i futuri acquirenti. Quando e cosa si farà di questa grande struttura (65 mila m3 su 1,69 ettari) interessa tutta la città e sono più di 15 anni che le associazioni e i movimenti cittadini lo affermano evidenziando l’importanza del complesso per la memoria storica di questa città e, al tempo stesso, sottolineando le caratteristiche costruttive, la dimensione e le grandi potenzialità che l’IGDO potrebbe avere per Ciampino, malgrado lo stato di abbandono in cui attualmente versa la struttura. Sia l’edificio che la grande area di sedime, anche per la loro posizione strategica, sono parte integrante della tessitura urbana del centro cittadino che, con il suo disegno a raggiera, fa ancora leggere la struttura del progetto della Città Giardino che si tentò di realizzare nella seconda e terza decade del Novecento”.
Che questi concetti base non siano patrimonio dell’Amministrazione ciampinese è ormai noto a tutti e la contrarietà della città alla decisione presa dal Comune che non intendeva partecipare all’asta, nonostante un prezzo base più che abbordabile, si è espressa spontaneamente e senza ombra di dubbio con la grande fiaccolata della sera del 12 Aprile scorso.
Quanto si deve ancora aspettare per conoscere come stanno le cose e per iniziare ad ipotizzare il futuro dell’IGDO e di conseguenza del centro storico cittadino? Quali sono gli impedimenti per completare l’iter della vendita?
È evidente che i tempi della conclusione ufficiale dell’Asta hanno superato qualsiasi attendibile lentezza burocratica e che quindi c’è una situazione anomala che è doveroso rendere pubblica, magari con una specifica richiesta di chiarimenti al Ministero dello Sviluppo Economico che è il garante della regolarità dell’Asta stessa.
E’ mai possibile che l’Amministrazione non senta il bisogno di conoscere la situazione su una questione così sentita dall’intera città?
Rimane tutto in piedi il messaggio della fiaccolata del 12 Aprile: ASTA O NON ASTA LA PARTITA NON È CHIUSA, IGDO BENE COMUNE!
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