RibellArti: Musica per la Città Pubblica
La Città Pubblica sta sparendo, pezzo dopo pezzo, mentre si attua l’esclusione sociale dei cittadini. Il luogo che sta nascendo è cemento o merce da mettere a rendita, un ghetto privo di regole.
La nostra città è in vendita. Tutto ciò che è pubblico, che appartiene a ognuno di noi e dunque a tutti quanti, viene privatizzato.
Registriamo l’assenza di spazi pubblici liberamente fruibili e condivisi dai cittadini, sia per attività culturali che sociali. Osserviamo, più da spettatori che da persone informate e consapevoli, il lento e progressivo smantellamento dei servizi pubblici locali. L’azienda municipalizzata (A.S.P.) versa in una situazione di crisi irreversibile, dettata da anni di scelte incomprensibili, di cui non ci è data la possibilità di conoscere fino in fondo motivazioni e responsabilità. Abbiamo già assistito al suo smantellamento attraverso la privatizzazione di servizi essenziali alla persona come gli asili nido comunali che, nonostante una lunga e sofferta battaglia di operatrici e cittadini, oggi mostra i primi effetti nefasti. Salari più bassi, orari e carichi di lavoro aumentati gravano sulla pelle delle operatrici e impattano negativamente sulla qualità del servizio.
Osserviamo la resa incondizionata del soggetto pubblico – il Comune e la Regione in primis – nella vicenda IGDO, un luogo cardine per la storia e la memoria della nostra comunità, che verrà assegnato al privato di turno per la ridicola cifra di 1 milione e mezzo di euro, nonostante le pubbliche manifestazioni di protesta che sono state ignorate totalmente dalle istituzioni.
Di fatto ogni scelta che l’Amministrazione Comunale porta avanti è dettata da una visione che mette al centro sempre e comunque il mercato, il soggetto privato, anche attraverso l’utilizzo di strumenti cosiddetti “innovativi” come il project financing. Questi strumenti servono al Comune per fare cassa, ma impediscono una riqualificazione e una pianificazione urbana in grado di garantire i diritti e soddisfare le esigenze, concrete e ideali, di NOI cittadini. L’ultima vicenda del Polo Crematorio, e la possibile privatizzazione del cimitero comunale, sono gli esempi lampanti delle scelte politiche locali!
Sappiamo bene che questo operato non è dettato solo dall’incapacità della classe politica locale di ipotizzare e praticare un’ alternativa, magari inserendosi nei percorsi che diverse città “Ribelli” stanno provando a portare avanti, Napoli e Barcellona su tutte. Sappiamo bene che dietro la messa a rendita delle città ci sono gli interessi del Capitale di fare profitto sulla Città e i suoi spazi, senza ridistribuirne gli utili sotto forma di servizi accessibili alla cittadinanza.
Ma queste scelte segneranno per sempre la qualità della nostra vita e delle generazioni successive e NOI non possiamo che opporci, provando a costruire una seria alternativa.
Con questo appello invitiamo tutt* i/le cittadini/e a fare un percorso di riflessione, di partecipazione e di lotta per il diritto alla Città Pubblica. Un percorso da costruire insieme con un solo obiettivo: la Città come Bene Comune sulla quale non si può fare profitto.
Per questo motivo chiediamo da subito la fine dei lavori del Teatro comunale, la sua apertura (inaugurato due anni fa!!) e la possibilità che sia usato dalle compagnìe del territorio. Vogliamo un centro per la musica dal vivo, adibito a scuola di musica e sala prove; una sala cinematografica pubblica, una biblioteca che possa accogliere un numero molto maggiore di volumi e di studenti, e ancora: un progetto di riqualificazione degli spazi abbandonati, affinché diventino spazi associativi, ricreativi, ad uso sociale.
Nella città che immaginiamo c’è tutto questo. E molto altro.
SABATO 17 ore 16.00 Ingresso di PARCO ALDO MORO (Via Mura dei Francesi)
RibellArti IN PIAZZA PER LA CITTA’ PUBBLICA!
Ci saranno interventi a microfono aperto e concerti di gruppi musicali locali. Rilanciamo insieme un percorso di mobilitazione cittadina su questi temi!
Promuovono l’iniziativa Città in Comune, Ciampino Bene Comune, Officine Civiche ed U.S.B. a sostegno del movimento RibellArti. Le adesioni sono aperte! Invitiamo singoli, associazioni e realtà di movimento a sottoscriverlo e a partecipare all’iniziativa.