Insieme ad altri cittadini potrai progettare interventi di cura o gestione di un bene comune della città
Potrai presentare la tua proposta e attivare un patto di collaborazione con il comune, che fornirà sostegno tecnico
I cittadini potranno prendersi cura o rigenerare uno spazio urbano, attraverso azioni partecipate
i cittadini potranno gestire direttamente un bene immobile per attività aperte alla città, o elaborare progetti sociali, sportivi, culturali...
Officine Civiche ha lanciato una proposta di delibera d’iniziativa popolare per l’adozione di un Regolamento sulle forme di collaborazione tra Cittadini e Amministrazione per la cura e la rigenerazione dei Beni Comuni Urbani a Ciampino.
Questo Regolamento, in uso già in tantissime città italiane, rappresenta lo strumento per attuare il principio di sussidiarietà previsto dalla nostra Costituzione, offrendo una cornice di riferimento alle diverse occasioni in cui i cittadini cooperano per curare, tutelare e rigenerare la città, condividendone l’uso civico e la libera fruizione.
La cittadinanza attiva è una risorsa che può davvero sopperire alle difficoltà che gli enti locali incontrano nel governo della cosa pubblica. Le formazioni sociali, i comitati di quartiere, l’iniziativa civica autonoma, la microimpresa, il lavoro cooperativo, il mutualismo, possono contribuire meglio di qualsiasi interesse monopolista alla progettazione, alla gestione e perfino al reperimento delle risorse necessarie agli interventi volti al bene collettivo: Si tratta di rimettere in comune ciò che appartiene a tutti i cittadini!
Firmiamo per dare una nuova opportunità al tessuto urbano, alla vivibilità e alla partecipazione in questa città. Il Patrimonio pubblico è di tutti i cittadini. Basta abbandono, degrado, privatizzazioni! E' ora di un Regolamento per l’uso civico dei Beni Comuni!
Per Beni Comuni si intendono tutti i beni materiali (strade, piazze, aiuole, teatri, aree verdi, aule scolastiche, edifici…), immateriali (inclusione sociale, educazione, cultura, sensibilizzazione civica, sostenibilità ambientale, riuso…) e digitali (siti web, applicazioni, social, alfabetizzazione informatica…), che i cittadini e l'Amministrazione riconoscono essere funzionali all'esercizio dei diritti fondamentali della persona, al benessere individuale e collettivo, all'interesse delle generazioni future. Il concetto è entrato ufficialmente nel diritto italiano nel 2011, all’indomani della bellissima vittoria del referendum per l’acqua pubblica, con una sentenza della Cassazione che definisce i Beni Comuni un “terzo genere” accanto ai beni privati e quelli pubblici.
Questa è una proposta di delibera d’iniziativa popolare, per questo abbiamo raccolto oltre 150 firme di cittadini/e per portare il Regolamento per la gestione a fini sociali dei Beni Comuni Urbani all’attenzione del Consiglio comunale di Ciampino. Officine Civiche lo ha fatto nel modo più naturale per uno strumento come questo: con la mobilitazione civica, con la presenza dei nostri banchetti nelle piazze per la raccolta delle firme. Una proposta di delibera d’iniziativa popolare che svegli l’attenzione di chi ci governa, grazie all’appoggio dei cittadini, affinché la gestione del patrimonio cambi radicalmente pagina nel nostro territorio.
Nella nostra città i beni comuni urbani sono al centro di lunghe battaglie che vedono da un lato i monopoli privati e gran parte del potere pubblico agire secondo pratiche di alienazioni e di perdurante abbandono dei beni, e dall’altro associazioni e comitati cittadini che chiedono una gestione alternativa del patrimonio urbano. Non si può continuare a lasciare che un patrimonio ricchissimo cada a pezzi per incuria o venga svenduto nelle mani di lontani soggetti privati che non ricavano alcun beneficio dall’interesse generale della città. Oppure che il patrimonio venga gestito, come spesso accade a Ciampino, a colpi di assegnazioni saltuarie in una generale situazione di caos, col rischio periodico di cadere nel favoritismo, nella clientela e nella mancanza di trasparenza. Per questo crediamo che un Regolamento per la gestione a fini sociali dei Beni Comuni Urbani possa essere un importante strumento nelle mani della cittadinanza, per ri-attivare il diritto alla città e per lavorare in modo partecipato alla riqualificazione del patrimonio, in una collaborazione costruttiva con le Amministrazioni presenti e future.
La proposta di delibera, il Regolamento e le firme dei cittadini sono stati depositati in Comune. Il Consiglio comunale ha l’obbligo di discutere la proposta entro 30 giorni. Lo stesso Consiglio comunale si è già espresso più volte, in passato, sull’urgenza di dotare Ciampino di un regolamento simile, motivo per cui crediamo che una forte dimostrazione della volontà popolare sia un’importante spinta per l’approvazione di uno strumento riconosciuto come imprescindibile.