La città è di chi la abita! Palermo, solidali con la lotta delle famiglie di via Tiro a Segno
A Palermo, nel quartiere di Sant’Erasmo, precisamente in via Tiro a Segno, ci sono circa 140 famiglie che in questi giorni si stanno mobilitando e stanno protestando contro le condizioni igienico-sanitarie in cui sono costrette a vivere e per chiedere all’amministrazione comunale e alle istituzioni competenti interventi immediati e definitivi.
A pochi metri dal porticciolo di Sant’ Erasmo, nel quale è in atto un evidente ed inesorabile processo di gentrificazione e turistificazione, esiste una parte di realtà cittadina dimenticata e invisibilizzata.
La loro lotta è supportata da un pezzo di quel mondo solidale e sindacale di base palermitano che milita nel quartiere, tra cui le nostre compagne e i nostri compagni dello Spazio Popolare Sant’Erasmo. Siamo al loro fianco e dunque al fianco delle famiglie di via Tiro a Segno, complici e solidali con le ragioni della loro mobilitazione, che diffondiamo e sosteniamo dai nostri territori.
La città è di chi la abita!
Di seguito il comunicato stampa dei/delle residenti in stato di agitazione:
A distanza di 40 anni dall’inizio dei lavori per la realizzazione dei complessi edilizi in via Tiro a segno, le opere di urbanizzazione primaria sono ancora incompiute. Le circa 150 famiglie che vivono in via Tiro a segno dal 1985 si trovano ancora oggi in una situazione emergenziale a causa dell’assenza di una adeguata rete fognaria per lo smaltimento delle acque bianche e nere.
Dal 2016 si ripetono con cadenza sempre più ravvicinata innumerevoli allagamenti dei cortili, degli spazi comuni e delle abitazioni ai piani bassi, fuoriescono acque nere e le strade si riempiono costantemente di liquami di colore verdastro. In tutti questi anni le famiglie via Tiro a segno si sono autorganizzate cercando di far fronte autonomamente ai disagi causati dall’assenza delle fognature, acquistando a loro spese pompe idrovore per spurgare la fognatura e ripulire gli spazi comuni.
Nonostante le varie denunce susseguitesi negli anni da parte degli/delle abitanti, la situazione resta ad oggi immutata, aggravata dal progressivo peggioramento delle condizioni igienico sanitarie nelle quali sono costrette/i a vivere. Tutto ciò accade in un momento in cui Palermo, più splendida che mai, si veste elegante per l’arrivo di turisti da tutto il mondo e si fa vetrina, relegando nelle fogne la parte “impresentabile” della città. Il così detto “processo di riqualificazione” – su cui stanno cadendo a pioggia i fondi stanziati dal PNRR (Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza) – ha escluso e sta escludendo dalla sua area d’intervento l’eccedenza umana inservibile per i processi di valorizzazione dei territori. Lo dimostra la risposta delle istituzioni che continua puntualmente ad ignorare le istanze di quella parte di vita che è considerata inefficace e non valorizzabile all’interno della pianificazione del nuovo sistema-città. Sono stati ufficializzati i costi dei lavori per la costruzione della rete fognaria che ammontano alla cifra di 200.000 euro. Promesse e attese che durano da sempre: l’amministrazione comunale, sia quelle passate sia quella attuale, non ha avuto e non ha alcun interesse a risolvere la situazione di via Tiro a segno; continua piuttosto ad alimentare imperterrita le sue politiche di marginalizzazione.
I processi di gentrificazione e turistificazione in atto nella nostra città, come in molte altre, non vogliono migliorare le condizioni di chi la città la abita ma solo di chi la attraversa!
Le associazioni, Spasmo – Spazio Popolare Sant’Erasmo, CDC – Casa della Cooperazione, Caracol e il sindacato CUB – Confederazione Unitaria di Base, sostengono la lotta delle/degli abitanti di Via tiro a segno e del quartiere Sant’Erasmo nel percorso di autodeterminazione e di rivendicazione dei propri diritti, insistendo sulla riappropriazione degli spazi e di espressione su un territorio che hanno da sempre abitato, e infine sottolineando l’importanza di una comunità fondata sulla solidarietà popolare e sul mutuo aiuto.
Lunedì 3 luglio chi vive nel quartiere ha deciso di bloccare la strada di via Tiro a segno prima e di via Ponte di mare poi, per levare in alto il grido di rabbia, frustrazione ed estrema stanchezza. Stiamo attraversando questi luoghi insieme, organizzando iniziative e attività: il 5 luglio abbiamo realizzato collettivamente nei cortili delle palazzine alcuni laboratori creativi con le ragazze e i ragazzi, le bambine e i bambini, per prepararci alla festa di quartiere che stiamo organizzando per giovedì 13 al porticciolo di Sant’Erasmo. Un momento che vogliamo vivere come comunità che rivendica la sua esistenza.
Entro quella data ci saranno altri incontri, attività e assemblee cittadine durante le quali continueremo ad autorganizzarci dal basso per denunciare le mancanze istituzionali in questa condizione di estrema marginalità sociale.
Segnaliamo in particolare, il sit-in che si terrà mercoledì 12 luglio, sotto la sede del comune di Palermo alle ore 10. Associazioni e realtà del territorio si uniscono alle/ai cittadine/i nella richiesta di un’immediata e definitiva risoluzione del problema.