Muro dei Francesi area protetta? Ottima notizia! Rilanciamo lotta per la fruizione pubblica
La proposta di legge regionale per l’ampliamento e il collegamento dei Parchi dell’Appia Antica e dei Castelli romani, è un’ottima notizia e un obiettivo importante. Ottima notizia per il nostro territorio, ancor più perché la proposta includerebbe anche l’area della tenuta del Muro dei Francesi, che così verrebbe ad essere, insieme alla campagna marinese del Divino Amore, la cerniera tra i due Parchi. Si tratta di uno degli obiettivi che le nostre organizzazioni sociali rivendicano come fulcro della battaglia cittadina per il Parco del Muro dei Francesi: l’area è la naturale congiunzione tra l’Appia e i Castelli, parte integrante di quel continuum naturalistico, paesaggistico e storico-archeologico che va da Porta San Sebastiano a Monte Cavo.
Una prima vittoria dei cittadini e dei movimenti ciampinesi arrivò nel 2015, quando l’area fu vincolata dalla Soprintendenza e definitivamente sottratta alla cementificazione cui era destinata da uno scellerato Piano di Zona. Ciò che invece non riuscimmo ad ottenere, nonostante le pressioni nelle strade della città e in ogni sede istituzionale, fu l’acquisizione pubblica del cuore barocco dell’area che, a seguito della messa all’asta, fu comprata e definitivamente privatizzata nel 2018. L’area, sia la parte di proprietà privata che quella già pubblica, 20 ettari strappati alla disordinata urbanizzazione che la circonda, giace ancora in stato di abbandono, con i Casali in pericolo di crollo, la ricostruzione del Portale secentesco ferma da tempo e le aree archeologiche non protette, con la campagna di sminamento dagli ordigni bellici mai completata.
Crediamo che questa opportunità apra nuovi scenari per la tutela dell’area, e per questo ci auguriamo che la proposta venga integralmente accolta, ringraziando i Consiglieri regionali proponenti, Marta Bonafoni e Marco Cacciatore, per essersi fatti interpreti di una delle istanze di questa battaglia ambientale e territoriale lunga ed articolata negli anni. Sarà l’occasione per aprire una fase di impegno verso nuovi obiettivi, affinché l’area protetta abbia il più alto grado di tutela paesaggistica e affinché si persegua il massimo interesse possibile dei cittadini cui da troppo tempo è stato sottratto un bene comune.
Ciampino Bene Comune
Officine Civiche